CHI ORIGLIA NON SENTIRÀ MAI PARLAR BENE DI SÉ (Esopo)
"La scuola di Atene è un celebre affresco rinascimentale dipinto da Raffaello Sanzio intorno al 1509-1511. Quest'opera fa parte degli affreschi che decorano le Stanze Vaticane nel Palazzo Apostolico all'interno della Città del Vaticano.
Il dipinto raffigura un gruppo di filosofi, matematici e scienziati dell'antichità classica, riuniti in una straordinaria rappresentazione della "Scuola di Atene". Atene, la celebre città greca, è scelta come luogo ideale per ritrarre il sapere antico.
I personaggi principali sono Platone e Aristotele, posti al centro dell'affresco, rappresentati in profonda discussione e riflessione. Altri pensatori noti, come Socrate, Euclide, Pitagora e molti altri, sono disposti in vari atteggiamenti e posizioni nel dipinto.
La scuola di Atene è apprezzata per la sua composizione armoniosa, l'uso magistrale della prospettiva e la ricchezza di dettagli. Quest'opera è considerata uno dei capolavori dell'arte rinascimentale, evidenziando la maestria artistica di Raffaello e la sua capacità di rappresentare il pensiero e la cultura dell'antichità.
Il dipinto continua a essere studiato e ammirato per la sua profondità simbolica e la brillante esecuzione artistica."
Intanto posso dirvi questo: Il supporto è un pannello di compensato delle dimensioni approssimative di 2m x 3m.
Inizialmente i personaggi erano gli stessi dell'originale di Raffaello, con la sola eccezione di Stefano al posto di Aristotele, e Aurora vicino al piedistallo in basso a sinistra (Sotto di lei ora c'è la ragazza con l'orecchino di perla).
In seguito alcuni dei volti sono stati sostituiti da quelli di persone a me vicine (compreso me stesso!), anche a livello 'spirituale'. Molti di questi 'nuovi' volti, nel tempo, sono stati a loro volta sostituiti.
A breve pubblicherò qui una piccola cronologia per immagini, che riporterà le varie fasi del lavoro, e farà rivivere, in qualche modo, anche i soggetti non più presenti.
Ho iniziato il lavoro nel 2010, dopo aver visitato i musei vaticani, che ospitano le stanze di Raffaello: in una di queste, la stanza della Segnatura, si trova l'originale.
Periodi di lavoro relativamente brevi (pochi giorni) si sono alternati a lunghe pause (mesi), fino ad arrivare ai giorni nostri.